Normativa scarpe antinfortunistiche: le novità del 2023

Lunedì 03 Aprile 2023

Le scarpe antinfortunistiche prevedono il rispetto delle certificazioni EN ISO 20345, 20346 e 20347 per garantire il massimo della sicurezza. Oggi vediamo in cosa consiste la normativa e tutte le relative novità per rimanere sempre aggiornati sul mondo dell’antinfortunistica.

In cosa consiste esattamente la normativa relativa alle scarpe antinfortunistiche? Lo scopriamo in questo articolo:

 

Le certificazioni previste dalla normativa per le scarpe antinfortunistiche

Per essere considerate perfettamente conformi a quanto previsto dalla legge, le scarpe antinfortunistiche devono attenersi a una specifica normativa che prevede il possesso di tre certificazioni: EN ISO 20345, 20346 e 20347.

Vediamole nello specifico: 

  • EN ISO 20345: questa certificazione riguarda le scarpe di sicurezza per usi generali e certifica che la calzatura è in grado di proteggere i piedi da possibili danni derivanti da:
    • caduta di oggetti pesanti
    • calpestio di oggetti appuntiti
    • contatto con sostanze chimiche pericolose
    • contatto con scariche elettriche
       

Normalmente queste calzature si caratterizzano anche per la loro proprietà antiscivolo ed ergonomicità e sono classificate con la lettera S.

  • EN ISO 20346: questa seconda certificazione fa riferimento alle scarpe antinfortunistiche di protezione dotate di un puntale resistente a 100 joule, ovvero in grado di sopportare la caduta di oggetti fino a 20 kg di peso da mezzo metro di altezza. Le calzature con questo particolare puntale vengono marchiate con la lettera P.
     
  • EN ISO 20347: quest’ultima certificazione specifica infine i requisiti per le scarpe antinfortunistiche non esposte a rischi meccanici, quali urti o compressioni. Prive di puntale, queste calzature sono identificate con la lettera O e sono particolarmente utilizzate laddove non vi sia il rischio di caduta di oggetti dall’alto.

 

Le novità sulle normativa per le scarpe antinfortunistiche

Per quanto riguarda la normativa EN ISO 20345, ovvero quella relativa ai requisiti per le scarpe di sicurezza per usi generali, è importante sottolineare alcune novità che interessano le scarpe antinfortunistiche messe sul mercato dopo il 30 marzo 2023.

Ecco cosa è cambiato:

  • Requisiti per la sicurezza antiscivolo: i test di scivolamento SRA, SRB e SRC sono eliminati e integrati nel requisito di base per la certificazione, senza una marcatura specifica. Sarà invece contrassegnato con SR un ulteriore test di scivolamento, supplementare a quello base;
     
  • Requisiti per la resistenza alla perforazione: oltre a utilizzare la sigla P per identificare le calzature di questo tipo, ora verranno forniti anche dei dettagli in merito ai materiali utilizzati per l’elemento di protezione;
     
  • Requisiti supplementari, che passano da 12 a 18;
     
  • Livelli di protezione, che passano da SB - S5 a SB - S7, di cui i livelli S6 e S7 fanno riferimento alla resistenza all’acqua;
     
  • Requisito della presa su scala esteso a tutte le scarpe antinfortunistiche e non più solo a quelle per vigili del fuoco;
     
  • Revoca dell’obbligatorietà del marchio FO, il cui test verrà eseguito solo se considerato necessario sulle scarpe destinate ad ambienti con idrocarburi.

 

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  • Stabilità
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  • Morbidezza dei materiali
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